LA TERRA È ALTA

Terreni spesso ripidi e scoscesi, scanditi dai terrazzamenti dei muretti a secco.

Almeno in Valle d’Aosta, dove i vigneti si elevano tra i 550 e gli oltre 900 metri d’altitudine. La famiglia Anselmet conduce personalmente 10 ettari di proprietà suddivisi in 64 parcelle di piccole e piccolissime dimensioni, su di una lingua di terra di circa 35 chilometri, tra Avise e Chambave: appezzamenti spesso ripidi spesso ripidi e scoscesi, scanditi dai terrazzamenti dei muretti a secco.
 
La vigna ha per me un carattere monumentale, religioso. Vado in vigna sapendo di entrare in una dimensione sacra: ogni buona azione ha la giusta ricompensa e ogni errore genera conseguenze irreversibili.
Giorgio Anselmet.
Cuore della produzione sono gli appezzamenti di Villeneuve e Saint Pierre, posti sulla sinistra orografica della Dora, denominata «Adret», la meglio esposta al sole: qui i filari crescono su terreni poveri di sostanza organica, che costringono la vite ad andare in profondità e a dare il massimo per raggiungere la piena maturazione degli acini.
 

La Valle Centrale,
cuore della viticoltura valdostana

I vigneti di Maison Anselmet si trovano tutti nella cosiddetta Valle Centrale, un territorio di origine morenica, dalla caratteristica forma a «V» data dalla progressiva scomparsa di antichi ghiacciai che hanno lasciato il posto alle acque della Dora Baltea. A valle, i terreni sono ciottolosi e sabbiosi, mentre più in alto si fanno scoscesi e rocciosi, costringendo Anselmet a una viticoltura eroica, fatta di lavorazioni a mano e assidua manutenzione dei terrazzamenti. Protagonista della Valle Centrale è il clima, particolarmente adatto alla vite, che qui ha trovato la sua terra d’elezione fin dal XV secolo. Scarse precipitazioni, ventilazione costante, ottime esposizioni e significative escursioni termiche donano ai vini una freschezza e un’eleganza superiori, capaci di stupire per la persistenza e la finezza dei profumi.

Viticoltura strategica

Tra la viticoltura e la montagna esiste un legame esclusivo, assoluto, selettivo e, per certi versi, feroce. Ogni dettaglio conta: pochi metri di altitudine possono modificare drasticamente i tempi di vendemmia, così come vegetazione, profumi e maturazione sono fortemente influenzati dall’esposizione o dal passaggio di correnti calde e fredde. In montagna resistono solo le uve più resistenti, quelle che si sanno adattare meglio a condizioni climatiche estreme. Per questo la viticoltura di Maison Anselmet è una delicata questione di strategia sperimentale. Ogni nuovo impianto avviene dopo una scrupolosa “lettura” dei terreni - appezzamento per appezzamento, parcella per parcella - catalogando le caratteristiche pedoclimatiche di ciascun territorio per selezionare il tipo di allevamento e il vitigno che risponderanno meglio alle severe esigenze del microclima montano e l’inflessibilità dei suoi elementi.
 

ARTIGIANI DEL VIGNETO

In montagna non esistono ricette, la viticoltura è fatica, capacità d’osservazione e prontezza d’intervento. Maison Anselmet conduce ciascun appezzamento in modo completamente manuale, cesellando ciascuna lavorazione agronomica sulle reali esigenze delle piante. L’obbiettivo è porre ciascun filare nella condizione di dare il meglio, raggiungendo la piena maturazione delle uve e l’espressività più completa del vitigno all’interno del suo contesto pedoclimatico. I trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile, una condizione favorita dall’unicità del clima montano, che limita la proliferazione d’insetti nocivi e, grazie a terreni drenanti e naturale ventilazione, contrasta l’insorgere di muffe e marciumi.


FRAZ. VEREYTOD, 31
11018, VILLENEUVE AO
TEL. +39 0165904851
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P.IVA 01022140071
Tutti i nostri vini sono distribuiti da Sagna S.p.a. – Torino

 

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